Facebook ha annunciato un giro di vite su pornografia, pedofilia, bullismo e altri “pericoli online” per salvaguardare gli utenti più giovani. Si tratta di un patto per la salvaguardia dei bambini e dei ragazzi molto simile a quello firmato, lo scorso gennaio, dall’altra società leader nel social-networking, MySpace.
Secondo molti analisti ed esperti di sicurezza informatica si tratta di una pietra miliare nella storia della sicurezza del Web e dei social-network, e probabilmente – considerato l’esempio dei due più grandi siti – la decisione potrebbe essere seguita da tante altre piccole community.
Tra le azioni che Facebook ha promesso d’intraprendere c’è quella di migliorare il sistema di identificazione delle persone e delle età e di controllare al meglio i profili degli utenti e i link esterni.
Si tratta a mio avviso di una buona notizia considerato l’enorme successo, soprattutto tra i più giovani, di siti del genere; speriamo solamente che – dall’altra parte – criminali senza scrupoli non ci mettano troppo poco a superare le barriere protettive.
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