eBay, uno dei pochissimi siti importanti a livello mondiale ancora rimasti ancorati al web di vecchia generazione, ha deciso di compiere il grande passo, approdando al Web 2.0. Il sito di aste online ha infatti annunciato, alla eBay Developers conference di Boston, di voler aprire i propri siti (eBay, PayPal e Skype) a sviluppatori di terze parti.
Tra le novità, in via di testing da parte di un gruppo ristretto di sviluppatori, una suite di API chiamata “eBay Shopping Web Services”, che dovrebbe promettere una maggiore velocità nella ricerca degli oggetti e permettere agli sviluppatori di creare in modo semplice le proprie applicazioni per lo shopping virtuale.
Alla conferenza è stato presentato anche quello che viene definito col nome in codice “San Dimas Project”, sviluppato con Adobe Apollo, che diventerà con ogni probabilità l’applicazione client di riferimento per fare acquisti sul sito. Utilizzandola, sembra di avere davanti una normale applicazione desktop per fare acquisti su eBay; il programma, invece, è basato su standard di programmazione web.
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