Abbiamo provato il videocitofono smart proposto dal gruppo bergamasco, che offre la possibilità di rispondere da qualsiasi luogo del mondo, il riconoscimento facciale, la segreteria videocitofonica e la compatibilità con gli assistenti vocali. Non è tutto: ecco le altre novità proposte dall’azienda
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Comelit Group, con sede principale a Rovetta, nel Bergamasco, nove filiali nel mondo, oltre mille collaboratori e un fatturato consolidato nel 2023 di 180 milioni di euro, progetta e realizza sistemi di videocitofonia, antintrusione, videosorveglianza, domotica, rilevazione incendi e controllo accessi. L’azienda propone diverse soluzioni sia per la sicurezza e il controllo accessi negli edifici residenziali sia per uffici e grandi spazi. Noi abbiamo provato il nuovo videocitofono, ma poi parleremo anche delle altre novità che riguardano l’azienda.
Il citofono smart
Tra i prodotti di punta dell’azienda c’è il videocitofono Mini vivavoce Wi-Fi Simplebus2 (articolo 6741W), che abbinato all’app di Comelit o ad Alexa o all’Assistente Google permette di rispondere alle chiamate direttamente da smartphone oppure da assistente vocale, in tutta sicurezza sia stando a casa che fuori casa. Ma andiamo con ordine: il videocitofono si presenta come un quadrato bianco molto elegante e discreto. Il display non è touch ma ha dei tasti a sfioro che permettono ovviamente di rispondere al citofono e aprire il portone ma anche di accendere la telecamera senza che nessuno abbia citofonato, Non solo: è possibile definire l’intensità della suoneria, la luminosità del display ed e presente anche una funzione (“dottore”) che apre direttamente il portone se qualcuno citofona, durante degli orari prestabiliti. Ma la funzione forse più utile e interessante – a nostro avviso – è la possibilità di rispondere al citofono, guardare la telecamera e eventualmente aprire il portone direttamente dallo smartphone. La configurazione è molto semplice: basta installare l’app di Comelit, registrare i vari utenti e ogni volta che il citofono suonerà si riceverà anche una chiamata sul cellulare. A quel punto si potrà decidere se rispondere dal cellulare o dal videocitofono stesso. Una funzione utile, dicevamo, perché dando la possibilità di rispondere da qualsiasi parte del mondo (l’importante è che lo smartphone sia connesso a internet) permette di simulare la propria presenza in casa, parlare con chi ci sta cercando, dare indicazioni a un fattorino di tornare il giorno successivo o anche aprire il portone senza dover tirare fuori le chiavi di casa (magari tornando tardi la sera) ma con un semplice click sullo smartphone.
Il riconoscimento facciale e la segreteria citofonica
Tra le opzioni “particolari” di questo citofono smart anche il rilevamento facciale: si tratta di una misurazione geometrica bidimensionale che esegue una mappatura del volto identificando, ci spiegano, la posizione degli elementi del viso e misurando la distanza che intercorre tra loro. Una tecnologia che, se l’utente decide di abilitarla, è in grado di aprire in automatico porte o cancelli. E poi c’è la videosegreteria: permette di dare la possibilità a chi citofona – anche in questo caso, solamente se la abilitiamo – di lasciarci un messaggio video, come si farebbe al telefono di fronte a una segreteria telefonica.
Non solo citofoni: la Gamma PAC
Comelit – lo scrivevamo – ha in gamma numerose soluzioni professionali. Tra queste una delle novità più importanti riguarda la Gamma PAC: è stata progettata per controllare fino a duemila varchi, gestire 75mila utenti, monitorare e localizzare le presenze ed è composta da quattro componenti: unità di controllo, lettori (disponibili in diversi formati e in grado di leggere diverse tecnologie), software per la gestione del sistema (con una procedura guidata per la configurazione e la possibilità di integrare altri sistemi) e dispositivi di identificazione (anche questi di diverse tecnologie e formati, dal portachiavi alla tessera allo smartphone).
Le telecamere a circuito chiuso e l’intelligenza artificiale
Non è tutto: l’azienda sta puntando molto anche sulla video-analisi grazie ad algoritmi sempre più sofisticati e all’integrazione dei sistemi e della cybersecurity. Tra le proposte principali, le telecamere delle Serie Next o Advance: telecamere a circuito chiuso che offrono la possibilità di video-analisi tramite l’intelligenza artificiale, in grado di selezionare le allerte reali (evitando così allerte dovute a fenomeni meteorologici o animali) e, di conseguenza, ottenere una rilevazione sempre più affidabile. La proposta di Comelit, ci spiegano, comprende anche un’unica app che permette ai clienti di avere il controllo di tutti i dispositivi affidandosi a un unico interlocutore.
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