Tutto sul nuovo software di cui tutti parlano: che cos’è, come funziona, quali sono le potenzialità e quali sono i rischi
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È il miglior prototipo di intelligenza artificiale disponibile gratuitamente sul web. ChatGPT è una chat testuale creata dalla società OpenAI in grado di conversare e interagire con gli utenti, imparando ed evolvendosi giorno dopo giorno attraverso le conversazioni. Si sta parlando moltissimo di ChatGPT: basti pensare che le scuole di molti paesi ne stanno vietando l’utilizzo agli studenti che lo usano per fare i compiti, le ricerche, le traduzioni, scrivere testi o risolvere equazioni in pochi secondi (abbiamo provato noi stesso copiando e incollando una versione di latino: la traduzione arriva dopo neanche 10 secondi). Ma oltre alla straordinaria accuratezza – quasi sempre – delle risposte cosa c’è dietro e come funziona quella che è stata definita la più avanzata intelligenza artificiale che abbiamo a disposizione?
Che cos’è ChatGPT
Chiedendo a ChatGPT cos’è ChatGPT, l’intelligenza artificiale ci risponde che si tratta “di un linguaggio addestrato su un vasto corpus di testo per generare altro testo in modo autonomo e rispondere alle domande degli utenti, utilizzando una tecnologia di apprendimento automatico chiamata Transformer che gli consente di capire il contesto del testo e generare risposte appropriate”. A ChatGPT si può chiedere praticamente di tutto: lo si può addestrare su un testo specifico per aumentare la sua precisione, gli si possono spiegare delle nozioni in modo tale da arricchire il suo database e può essere utilizzato per automatizzare molti compiti di scrittura e creare contenuti in modo rapido. Solo per fare alcuni esempi: gli si può chiedere – dato un testo anche molto lungo – di realizzare un riassunto in 10 righe, di comporre una tesina su Dante, di creare una filastrocca, di dare consigli su una strategia di marketing, di spiegare difficili complesse teorie filosofiche. Sviluppato nella Silicon Valley da un gruppo di ricerca finanziato da profili di primo piano, ChatGPT si presenta come una pagina vuota e un campo di testo in cui poter scrivere quello che si vuole. In una manciata di secondi il sistema prende in pasto la nostra domanda (funziona perfettamente anche in italiano) e offre una risposta. Risposta alla quale, poi, si può ribattere in una sorta di conversazione praticamente infinita. Per capire cos’è, come funziona e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un’intelligenza artificiale così evoluta distribuita gratuitamente abbiamo chiesto aiuto a due esperti del settore: Giorgia Fortuna, PhD in Mathematics all’MIT e partner di Machine Learning Reply (società che da tempo lavora sui temi dell’intelligenza artificiale e che sta studiando la creazione di umanoidi, umani digitali potenziati da una componente generativa), e ad Andrea Boscaro partner di The Vortex ed esperto in marketing digitale.
Un’intelligenza artificiale diversa dalle altre
“ChatGPT – ci spiega Fortuna – è l’ultimo di una serie di modelli che hanno iniziato a spopolare nell’ultimo anno ed è un modello generativo: significa che è in grado di generare testo a partire da una domanda, una parola, una stringa vuota. E riesce a farlo perché ha visto tutto ciò che è stato scritto in passato, scandaglia la rete, capisce in che modo le parole si susseguono. Quindi non necessariamente capisce il contesto, ma sa che determinate parole si susseguono in un determinato modo e, parola per parola, è in grado di generare delle frasi, come facciamo noi”. “ChatGPT – aggiunge Boscaro – è un insieme di tecnologie e funzionalità che consentono di avvalerci dell’abbondanza di informazioni prese in rete per poterle gestire in modo più efficiente. Si tratta di un’opportunità lanciata ai singoli utenti della rete, siano essi professionisti, studenti o ricercatori, che possono trarre giovamento accedendo più velocemente alle informazioni che sono disponibili in rete. Un’opportunità importantissima ma che deve essere affrontata tenendo conto delle criticità del sistema e delle criticità legate a come questo sistema può essere utilizzato da parte di altri utenti in rete”.
Come fa ChatGPT a dare risposte (quasi) sempre appropriate
Ma come fa ChatGPT a rispondere in maniera quasi sempre appropriata e come si fa ad addestrare un’intelligenza artificiale? Ci spiega ancora Giorgia Fortuna: “Durante la fase di addestramento all’intelligenza artificiale viene dato un feedback umano per far capire al modello quale è la risposta migliore a una domanda. Dunque il modello non è soltanto addestrato per dare una risposta, e quindi completare la sequenza di parole, ma è anche addestrato per capire, dato un set di risposte, qual è la migliore. E questo permette di gestire in maniera molto realistica il dialogo”. Durante le nostre (tante) ore di prove abbiamo sperimentato come ChatGPT abbia la capacità di ricordare ciò che un utente gli ha detto o chiesto, dia agli utenti la possibilità di correggere le risposte, è addestrato per declinare domande inappropriate e permette di fare in maniera più veloce e – almeno ci sembra – più intelligente quello che già facciamo in rete, come una traduzione o una ricerca. OpenAI, tra l’altro, mette in guardia sulle risposte “occasionalmente generate in maniera incorretta” e su quelle che potrebbero “occasionalmente produrre istruzioni dannose o contenuti pregiudizievoli”. ChatGPT funziona bene con fatti di attualità avvenuti fino a fine 2021. Come evidenziato dall’articolo di Sky TG24 chiedendo all’intelligenza artificiale quali sono le analogie e le differenze tra l’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e quello ai palazzi del governo di Brasilia di qualche giorno fa ChatGPT ha affermato che “l’attacco ai palazzi del governo di Brasilia è stato condotto da manifestanti che erano insoddisfatti della politica di Bolsonaro” (ovviamente non è vero, i manifestanti erano anzi sostenitori dell’ex-presidente).
“La volpe e il futuro”
ChatGPT può essere utilizzato anche per creare testi originali (il che apre un enorme punto interrogativo sui diritto d’autore). Un collettivo di autori chiamato Roy Ming ha utilizzato ChatGPT per creare un testo automatizzato partendo solo da alcuni input, senza poi effettuare modifiche. E così è nata la favola per bambini “La volpe e il futuro“, storia che vuole aiutare i più piccoli a capire, ci spiega il collettivo, “che non dovremmo avere paura della tecnologia e come essa possa rendere il mondo un posto migliore”. Anche le illustrazioni sono completamente create dall’intelligenza artificiale: gli autori hanno infatti utilizzato Midjourney, sistema specializzato nel creare immagini a partire da descrizioni testuali.
Attenzione agli usi scorretti del software
Anche i criminali informatici sembrano essere molto interessati a ChatGPT: Check Point Software ha recentemente osservato i primi casi di persone che utilizzano il sistema per sviluppare tool pericolosi, chiedendo aiuto per la scrittura di codice malevolo – sì, ChatGPT aiuta anche nella programmazione informatica. Codici che, secondo gli esperti, per il momento sono molto elementari ma che con l’apprendimento automatico – aggiungiamo noi – rischiano di diventare sempre più sofisticati. E il Garante della Privacy ha raccomandato recentemente di non raccontare troppo di noi a ChatGPT in quanto il sistema può immagazzinare una conoscenza globale su centinaia di milioni di persone in giro per il mondo e non è chiaro come questi dati personali possano essere gestiti. E se Giorgia Fortuna mette in guardia da eventuali conversazioni “tossiche”, che rischiano di far entrare l’utente “in uno stream negativo”, per Boscaro uno dei problemi più importanti è che “il fatto che ChatGPT offra sempre una risposta non allena quello spirito critico” che invece dovremmo avere quando si cercano informazioni sul web. “E poi indubbiamente – spiega Boscaro – ci sono delle criticità legate al fatto che questa abbondanza di nuove funzionalità rischia di rendere molto più semplice la creazione di sistemi di phishing, per cui dobbiamo aspettarci che si alzerà l’asticella anche nei confronti delle modalità con le quali diversi operatori che agiscono in rete per carpire i dati personali degli ignari utenti per trarci in inganno diventeranno ancora più sofisticati, e quindi probabilmente dovremo avere le antenne ancora molto dritte”. E poi c’è il rischio che questa tecnologia, sapendo inventare e inventare bene, venga sempre più legata al fenomeno delle recensioni false.
Il futuro dell’intelligenza artificiale
ChatGPT fa gola alla maggior parte delle software house mondiali. Come scrive la stessa intelligenza artificiale alla domanda “qual è il futuro di ChatGPT”, questo “potrebbe essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni” e il suo uso “potrebbe essere esteso a campi come la medicina, la finanza, la scienza e la produzione di contenuti”, aiutando così a risolvere “problemi complessi”. E la nuova frontiera saranno certamente l’audio e poi anche il video. Microsoft, ad esempio, ha presentato un modello chiamato Vall-E istruito con oltre 60mila ore di discorsi e parole in grado, dati tre secondi di audio parlato, di riprodurre fedelmente tono e cadenza di un essere umano, con una naturalezza nella pronuncia e nella somiglianza della voce originale che chi l’ha provato assicura che non esista niente di simile al mondo. Mentre sono tantissimi i sistemi in grado di creare i cosiddetti deepfake: video in cui vengono imitate perfettamente la figura, la mimica e il timbro di voce di personaggi famosi, con la conseguenza che si può far dire praticamente di tutto a tutti. “L’informazione – conclude Boscaro – sarà sempre più disponibile, il modo per poter comunicare online sarà sempre più abbondante e più efficiente. Rimane il problema che più abbondanza di informazioni c’è e più c’è bisogno di qualcuno che faccia ‘la regia’ delle informazioni per poterle scremare, per poterle orientare. Come diceva Seneca ‘non c’è vento favorevole per il marinaio che non sappia dove vuole andare’”.
Il riassunto di quest’articolo
Ah, questo è il riassunto dell’articolo che avete appena letto secondo ChatGPT:
ChatGPT è una chat testuale creata dalla società OpenAI che può conversare e interagire con gli utenti, imparando ed evolvendosi giorno dopo giorno attraverso le conversazioni. Utilizza una tecnologia di apprendimento automatico chiamata Transformer che gli consente di capire il contesto del testo e generare risposte appropriate. Viene utilizzato per automatizzare molti compiti di scrittura e creare contenuti in modo rapido, come riassumere un testo, comporre una tesina, creare una filastrocca, dare consigli su una strategia di marketing, spiegare teorie filosofiche complesse. Viene presentato come una pagina vuota e un campo di testo in cui poter scrivere quello che si vuole
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